Straordinaria intervista a Jas Gawronski, deputato PdL uscente al Parlamento Europeo

8 05 2009

Jas Gawronski, gia’ corrispondente dall’estero per la RAI, e da un bel po’ di anni al Parlamento Europeo, ha rilasciato una bella intervista al Corriere della Sera, annunciando che a 79 anni non si ricandidera’ piu’. Un po’ di estratti:

Santoro?
«Inutile. Era di passaggio. Non ha la­sciato tracce».

La Gruber?
«Tutt’altro. Molto charmante. E poi parlava tedesco. Qui le lingue sono fonda­mentali. Emanuele Filiberto ha detto di conoscerne cinque: è un vantaggio, ma l’importante è padroneggiare l’inglese».

I migliori?
«Poettering e Poniatowsky, lo scritto­re di origine polacche. Tra gli italiani, Ro­sario Romeo era molto amato: coltissi­mo ma semplice, accessibile. Anche Giu­liano Ferrara si distinse. Oggi abbiamo Gabriele Albertini, l’ex sindaco di Mila­no, tra i pochi a mischiarsi con gli stra­nieri. Mario Mauro, il candidato di Berlu­sconi per la presidenza dell’Europarla­mento. Con Iva Zanicchi fummo rivali: la battei di cento voti; poi siamo diventati amici. Candidato modello per me è Carlo De Romanis, un under 30. Da non votare chi mette molti manifesti e spende trop­pi soldi: potrebbe volerli recuperare in qualche modo».

E ora lei cosa farà?
«Cercherò di far fruttare l’esperienza. Mi piacerebbe veder crescere il ruolo del­­l’Italia nel mondo. Purtroppo la nostra classe politica, lo dicono tutti, è scaden­te: non ha preparazione, né senso dello Stato».